SCARICABILE ha un nuovo sito
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domenica 21 novembre 2010
sabato 20 novembre 2010
MENO UNO
-1
domani, Domenica 21 NOVEMBRE
Parte il nuovo sito del BILE con:
17 pagine di fumetto scaricabili gratuitamente sulle meravigliose avventure di LINO GIUSTAZZI ed altra robaccia degna di nota
invece per quanto riguarda la carta stampata
Sulle pagine di TERRA (quotidiano dei verdi) due pagine di satira.
ATTENZIONE
a tutti i lettori del FATTO QUOTIDIANO
eccezionalmente, solo per domani, Domenica 21 Novembre, il Fatto Quotidiano uscirà all'interno di TERRA
corri nella tua edicola e prenota la tua copia
diffondete la NOTA su facebook
Cordiali saluti
in fede
Sabrina Misseri
domani, Domenica 21 NOVEMBRE
Parte il nuovo sito del BILE con:
17 pagine di fumetto scaricabili gratuitamente sulle meravigliose avventure di LINO GIUSTAZZI ed altra robaccia degna di nota
invece per quanto riguarda la carta stampata
Sulle pagine di TERRA (quotidiano dei verdi) due pagine di satira.
ATTENZIONE
a tutti i lettori del FATTO QUOTIDIANO
eccezionalmente, solo per domani, Domenica 21 Novembre, il Fatto Quotidiano uscirà all'interno di TERRA
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Cordiali saluti
in fede
Sabrina Misseri
venerdì 19 novembre 2010
meno due
-2
Domenica 21 comprate Terra e passate da queste parti, ne va della vostra salute mentale.
In arrivo il fumetto di LINO GIUSTAZZI, un paginone da collezione su TERRA e altra robbaccia
Domenica 21 comprate Terra e passate da queste parti, ne va della vostra salute mentale.
In arrivo il fumetto di LINO GIUSTAZZI, un paginone da collezione su TERRA e altra robbaccia
giovedì 18 novembre 2010
mercoledì 17 novembre 2010
meno quattro
-4
Domenica 21 comprate Terra e passate da queste parti, ne va della vostra salute mentale.
Just a Family Affair
Just a Family Affair
(MelissaP2 per Bile del 14 novembre 2010)
Conferenza Nazionale sulla Famiglia. Alla fine Silvio non c'era: la nipote della cugina del ramo paterno di Obama aveva bisogno d'aiuto. Al suo posto il mite Giovanardi.
Adoro gli interventi di Giovanardi. Sono così al passo coi tempi. Andati.
Parte con cifre sulla natalità e le paragona a quelle del 1972. Ché nel frattempo non è successo niente sul piano sociale e individuale. Almeno per lui.
Sostiene che senza la legge 40 sulla fecondazione ci sarebbe "un vero e proprio Far West della provetta". E già me li immagino donatori di seme sfidarsi sotto il sole allo zenit a chi se la spara più veloce per decidere chi si guadagnerà quell'ovulo bisognoso. Per non parlare dei bounty killer dell'utero. Eppure ricordavo Giovanardi fosse contro le droghe. (ecco uno slogan che funzionerebbe contro le droghe: "Giovanardi. Vuoi davvero essere come lui?")
Il top è quando con linguaggio economicamente scarno parla di "acquisto dei fattori della riproduzione", un passaggio il cui riassunto è: "Vuoi essere genitore? E allora perché hai perso tempo ad essere gay o sterile o -diotipunisca- entrambi?!".
Fortunatamente dopo il moderato Giovanardi arriva Sacconi: "I sostegni devono essere previsti soltanto per la famiglia naturale, fondata sul matrimonio, ed orientata alla procreazione". Wow.
Ricapitoliamo: "Non vi piace la buca rosa? Vi piace ma non siete sposati? Peccato. Però avete il nostro rispetto. Cioé non è proprio nostro: è un fondo europeo".
Quando tenta di correggere il tiro, le critiche vengon giù ormai da ogni dove con la stessa facilità di un bene culturale a Pompei. Non lo salverà neanche un triste: "Ich bin kein Nazi".
La soluzione alla scarsa natalità? Purtroppo la sfida a distanza tra Napolitano e Tettamanzi su chi avesse la banalità più grossa, mi ha distratto. (ha vinto Napolitano).
Credo ci sia stato il lancio di un nuovo reality, 'Fattore Famiglia': tu li voti e loro decidono chi eliminare dagli sgravi. E' davvero più forte di questo governo quando c'è di mezzo l'invogliare un utero, il riuscire a pensare al di là dei soldi. Una trovata che tra l'altro risale al ventennio. Un ventennio che non meritano di ereditare. Perché se solo fossero capaci di aprire le loro menti accettando l'idea della procreazione assistita, basterebbe ad esempio una "Giornata del Seme" in cui raccogliere l'italica virilità. Servirebbe solo dare lo slancio emotivo come fece la Regina d'Italia nel Campidoglio consegnando la sua fede nuziale: un Silvio sorridente con il suo contenitore di sperma.
martedì 16 novembre 2010
meno cinque
-5
DOMENICA comprate TERRA e passate da queste parti, Fatelo per Gesù.
La discesa in campo 2
DOMENICA comprate TERRA e passate da queste parti, Fatelo per Gesù.
La discesa in campo 2
(Prefe per Bile del 14 novembre 2010)
E’ il febbraio 2011, le elezioni sono alle porte;
il reparto marketing del PDL, anche detto Il PDL decide di indire delle primarie, ben sapendo che dare al proprio elettorato la possibilità di scegliere fra Berlusconi e “un altro” è come chiedere a Califano se preferisce la figa o la busta misteriosa. Dopo aver specificato che non contiene coca.
Quel che i falchi non si aspettano è che il previsto plebiscito si possa trasformare nel trionfo del nuovo, del latitante venuto dal nulla: è il giovane Totò Barone, detto ‘dentro e fuori’, volto nuovo in grado di stregare l’elettorato azzurro, ormai scontento del lento incedere di un piano eversivo sulla carta così promettente. Totò, pluriergastolano depilato, terrore di tutti gli imeni della penisola (una sorta di Fabrizio Corona senza la sua onestà intellettuale), discende in campo a due settimane dal voto con un discorso di indubbio appeal, che attira i delusi e conquista la massa. Riportiamo alcuni passaggi salienti:
“L’Italia è il Paese che odio. Qui ho i miei processi, i miei dodici figli illegittimi, due mogli in congelatore in cantina e una serie infinita di persone cui ancora debbo fare il culo per i motivi più disparati. Qui ho imparato, dai miei legali e dalla vita, il mio mestiere di ladro omicida. Qui ho appreso la passione per la libertà. Ogni volta che sono fuggito di galera.
Ho scelto di scendere in campo e di distruggere la cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese liberale, governato da semplici dilettanti del crimine e da uomini legati a doppio filo ad un passato che porta in sé l’odioso germe della democrazia […]
La vecchia classe politica italiana è stata travolta da rivelazioni di gracili minorenni cui sarebbe bastato tagliare la lingua a fine fellatio; intralciata da magistrati che, questo è il colmo, non sono andati ad abbassare il peso specifico di nessuna colonna di cemento armato; annientata da futili discussioni reiterate di settimana in settimana in squallidi programmi televisivi, ai quali abbiamo inviato l’avvocato Ghedini anziché l’ingegner P38.
Non è questo il paese che sogno, non è questo il paese che sognate, e spero che potremo cambiarlo tutti assieme: voi, io, il mio buon cuore e le vostre figlie.
Votatemi.”
“Ah, già, dimenticavo: abolirò l’ICI.”
lunedì 15 novembre 2010
domenica 14 novembre 2010
meno sette
7 giorni...
Nel frattempo... zozzerie dell'ultimo Bile, pubblicato con l'inserto 3Dnews nel quotidiano Terra.
sabato 13 novembre 2010
Bile domani su Terra del 14-11-2010
Per problemi che al momento ci sfuggono, ci siamo accorti che non siamo in edicola oggi. Quindi per chi ci vuole cartacei l'appuntamento è rinviato a domani, domenica 14 sul quotidiano TERRA
Intanto per i fedelissimi e per i tirchiazzi, ecco il frutto dei nostri lombi in formato pdf:
Intanto per i fedelissimi e per i tirchiazzi, ecco il frutto dei nostri lombi in formato pdf:
DOWNLOAD |
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Se vi piace leggerci sul quotidiano dei verdi, subissate di complimenti per le pagine bilose la redazione del giornale. In alternativa, rapite un panda e mandate una lettera minatoria corredata di foto dell'animale in catene, con in mano una copia del Misfatto.
venerdì 12 novembre 2010
Questo sabato comprate Terra. Per voi 2 pagine di Bile gratis. Sciuponerie.
Voi: Buongiorno vorrei una copia di Terra.
Edicolante: Perché?
V: Perché mi sento l'ascella troppo libera e non riesco a camminare senza metterci sotto un quotidiano.
E: ???
V: Era una battuta.
E: Non faceva ridere.
V: Ha ragione. Ho dimenticato le risate finte in sottofondo.
Comprate Terra. Gratis per voi 2 pagine di Bile. Inoltre, il ricavato andrà in beneficenza per aiutare i profughi del PDL
martedì 9 novembre 2010
Youporn, l'Oracolo
Testo di Pietro Errante, illustrazione di Tonus |
(estratto da 3D del 7 novembre 2010)
Tutto torna. C'è un qualcosa di morboso che regge le fila di queste elezioni di mid-term americane. Cominciamo dal recente passato, il trionfo di Obama alle presidenziali del 2008. Quella vittoria storica è passata agli annali per svariati motivi (il post-Bush&Cheney, il riscatto dei liberal ecc.) ma soprattutto per il colore della pelle dell'eletto. Marrone, come quella degli schiavi negri di un ieri mai abbastanza distante; come quella di Martin Luther King e del suo dream; come quella di Valentino. Il vittorioso Obama ha visto però il suo consenso sbriciolarsi in due anni sotto la morsa della crisi e delle tanto contestate riforme. Il simbolo del dissenso anti-Barack? Sarah Palin dall'Alaska, una piacente signora con poche idee ma con il fascino tipico delle donne di mezza età che non disdegnano il sybian. Una milf, se volessimo taggarla nel video porno che è la nostra vita. Studiano i dati Google Analytics, si nota come il tag black dominasse il web di due anni fa, preludendo alla vittoria di Obama. In questi ultimi mesi, invece, abbiamo assistito alla riscossa della tag milf, croce e delizia di ogni smanettone con le mani sudate. Tutto torna, o, per dirla con le Sacre Scritture, tutto è già scritto. Alle presidenza del 2012, lasciate perdere Glenn Beck, la Msnbc e la cerchia di sondaggisti a gettone. Setacciate il web, telefonate a quell'amico segaiolo delle scuole media, chiedetegli delle dritte, navigate tra le perversioni sessuali dei cittadini. Saprete il nome del vincitore prima di Drudge Report — e saprete quello vero.
Una profezia per il 2012? Andrà molto la tag midjet. Peccato che Gary Coleman ci abbia lasciato.
domenica 7 novembre 2010
Bile su Terra del 7-11-2010
Ecco come promesso le nostre due infide pagine uscite su 3D, l'inserto del quotidiano Terra!
DOWNLOAD |
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Se vi piace leggerci sul quotidiano dei verdi, subissate di complimenti per le pagine bilose la redazione del giornale. In alternativa, rapite un panda e mandate una lettera minatoria corredata di foto dell'animale in catene, con in mano una copia del Misfatto.
sabato 6 novembre 2010
Ci vediamo domani in edicola con TERRA!
L'appuntamento con 3D e le pagine di satira del Bile non è per oggi ma per domani in edicola con Terra! il quotidiano ecologista.
Non chiedeteci il perché.
Nel frattempo, una piccola anticipazione...
Non chiedeteci il perché.
Nel frattempo, una piccola anticipazione...
venerdì 5 novembre 2010
Le 10 frequentazioni piccanti che ancora mancano a Berlusconi
Dall'ultimo numero di 3D, l'inserto di TERRA! il quotidiano ecologista che organizza i Bunga Bunga per i Panda.
martedì 2 novembre 2010
Paura, Delirio E Tea Party
Testo di Blicero, illustrazione di Tonus |
(estratto da 3D del 30 ottobre 2010)
Se il dibattito pubblico americano fosse un grande, enorme megafono (come ha immaginato l’autore satirico George Saunders) dotato di due manopole, una che regola l’Intelligenza e l’altra il Volume, la seconda sarebbe senza dubbio impostata su Soffoca Tutti Gli Altri e la prima sarebbe manomessa o inservibile.
Con le elezioni midterm ormai alle porte, Barack Obama sembra imprigionato in una sorta di bolla politica, fuori e al di sopra della mischia, rispettato ma non ammirato. Il presidente che si era presentato come l’uomo dell’hope & change è sprofondato nel pantano della realpolitik washingtoniana, apparentemente incapace di rivitalizzare quella potente affinità comunicativa che aveva scaldato gli istinti più nobili dell’opinione pubblica statunitense, ora decisamente delusa e impaurita. Il 2008 ci aveva regalato la novità mozzafiato di Obama; il 2009 e il 2010 ci hanno invece presi per il bavero, schiaffeggiato e fatto assistere all’esplosione dei Tea Party, i veri protagonisti di queste elezioni, una frangia estremista in seno al partito repubblicano che si presenta il 2 novembre con ben 138 candidati, 129 alla Camera e 9 al Senato.
Con le elezioni midterm ormai alle porte, Barack Obama sembra imprigionato in una sorta di bolla politica, fuori e al di sopra della mischia, rispettato ma non ammirato. Il presidente che si era presentato come l’uomo dell’hope & change è sprofondato nel pantano della realpolitik washingtoniana, apparentemente incapace di rivitalizzare quella potente affinità comunicativa che aveva scaldato gli istinti più nobili dell’opinione pubblica statunitense, ora decisamente delusa e impaurita. Il 2008 ci aveva regalato la novità mozzafiato di Obama; il 2009 e il 2010 ci hanno invece presi per il bavero, schiaffeggiato e fatto assistere all’esplosione dei Tea Party, i veri protagonisti di queste elezioni, una frangia estremista in seno al partito repubblicano che si presenta il 2 novembre con ben 138 candidati, 129 alla Camera e 9 al Senato.
Il movimento, se così si può chiamare, prende il nome dalla rivolta dei coloni che nel 1773 gettarono nel porto di Boston alcune casse di tè per protestare contro le tasse imposte dal governo britannico. L’episodio è considerato l’inizio della rivoluzione americana; ed infatti i Tea Party credono fermamente di essere l’emanazione più alta e veritiera di quello spirito rivoluzionario, uno spirito che a prima vista può apparire grassroot, di base, sorto spontaneamente tra cittadini infuriati per una guerra in Afghanistan sempre più fuori controllo, i salvataggi statali dei vampiri di Wall Street, i provvedimenti per la ripresa economica e, soprattutto, la riforma sanitaria. Ma in realtà i Tea Party hanno ben poco di genuino.
Facciamo un passo indietro. Il 19 febbraio 2009 Rick Santelli, un presentatore di bassa lega dell’emittente CNBC, scaglia in diretta un violento attacco all’amministrazione Obama per l’annuncio dello stimulus package economico: “Il governo sta incoraggiando un pessimo comportamento! Dobbiamo veramente pagare i debiti dei falliti?! Questa è l’America! Stiamo pensando di fare un Tea Party a Chicago a luglio e posso cominciare ad organizzare le cose, se tutti voi capitalisti volete venire al lago Michigan”. Di lì a poco verranno aperti siti, pagine e gruppi Facebook, organizzati raduni, proteste e manifestazioni in tutto il paese sotto il nome “Tea Party”.
I giornalisti Mark Ames e Yasha Levine di “The eXile” sono stati i primi a scoprire (poi spudoratamente plagiati dai big media) che tutto ciò non era che una complicata e sofisticata operazione di pubbliche relazioni ideata da spin-doctor e oligarchi repubblicani (su tutti la famiglia Koch, proprietaria della più grande azienda privata americana) alle prese sia con la rovinosa caduta della dottrina neocon che con delle proposte governative che avrebbero potuto seriamente mettere in pericolo i loro preziosi e ramificati interessi economici. E in tempi di crisi post-imperiale i magnati che continuano ad arricchirsi alle spalle di una società allo stremo non sono esattamente degli eroi popolari, a meno che non si usino le persone a cui si sta succhiando il sangue per farle radunare “spontaneamente” e lottare per diritti e pretese che non sono loro.
La tecnica è vecchia e collaudata, come dimostra questo scritto in un manuale schiavista del 19esimo secolo:
Un padrone dovrebbe preoccuparsi di mostrare ai suoi schiavi che il progresso nella realizzazione dei suoi interessi individuali è al contempo un loro progresso personale. Una volta convinti di questo, basterà solo una piccola spintarella per farli comportare come vuole lui.
Il vero problema dei Tea Party e dei loro leader più in vista quali Sarah Palin (resuscitata dopo la batosta con McCain nel 2008), Rand Paul e Christine O’Donnell è che tutti i comizi, le dichiarazioni e i loro deliri a svariati decibel – amplificati ancora di più dalla grancassa destrorsa di Fox News e altri house organ al cui confronto Libero e Il Giornale sono moderati – riescono a canalizzare la legittima indignazione del popolo in un impasto di populismo reazionario e oligarchismo industriale che se ne fotte ampiamente dei valori dei Padri Fondatori, della Costituzione e, in definitiva, dell’America. Karl Rove ha detto che questo martellante messaggio antigovernativo potrebbe portare molta più gente alle urne e di conseguenza far vincere i repubblicani. Può essere.
Resta il fatto che in questa tornata elettorale di midterm i Tea Party sono come i facehugger del film Alien: piccoli e disgustosi corpi alieni attaccati con i loro otto tentacoli alla faccia della politica americana, pronti a penetrare in bocca con i loro apparati riproduttivi e a depositare gli embrioni – una progenie irrazionale priva di proposte concrete e sensate destinata ad infettare il corpo di una nazione, fino ad impossessarne definitivamente con le presidenziali del 2012.
lunedì 1 novembre 2010
Stiamo dando una mano nel fecondare i panda
Come vi abbiamo già detto, stiamo collaborando da qualche settimana con l'inserto 3D, all'interno del quotidiano ecologista "Terra".
Ogni sabato, potete far finta di essere emuli di Licia Colò e chiedere il quotidiano dei Verdi al vostro edicolante di fiducia. Gli orsi bianchi ve ne saranno grati.
Un po' di porcherie fatte sino ad ora:
(cliccate sulla data per scaricare il pdf)
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